EDERA

di Lorenzo Parolin[L8/620]

Le radici del male e del bene sono saldamente piantate nel cuore dell’uomo e non possono essere estirpate, perché sono gli elementi fondanti della libertà con cui tutti devono confrontarsi; ma da lì in su, possono essere “coltivate” .
Il bene cresce come albero da frutto; il male, invece, vi si avvinghia attorno come edera e tende a soffocarlo. Si capisce che l’ideale è far crescere il bene potando i suoi rami affinché producano frutti gustosi, e nel contempo tagliare regolarmente i virgulti dell’edera per impedire che vegeti e sfibri la pianta che la sostiene.
Troppo spesso, però, si considera l’edera come una bella pianta, e la si lascia crescere allo stato naturale.
Risultato?
Frutti pochi e di qualità scadente, e tante foglie. Il grado di soffocamento può essere tale da far morire e marcire la pianta ospitante e determinare il crollo del Sistema. Così, la gloria del male provoca il crollo del male stesso.
A questa fattispecie di piante appartengono le banche sovranazionali (FED, BCE), le banche internazionali, le numerose multinazionali del petrolio, del commercio, dell’industria, dello spettacolo, dello sport, della finanza … le organizzazioni tipo ONU, NATO, Croce Rossa, FMI, le mafie, i terrorismi ecc. Esse non sono del tutto malvagie, perché sotto sotto sviluppano anche ramificazioni di grandi dimensioni, ma sono tutt’altro che buone : promuovono il bene quel tanto che serve per sostenere il male che rappresentano.
Il popolo sa ben puntare il dito contro le fronde asfissianti, ma continua inspiegabilmente a coltivare i virgulti da cui si sviluppa il male che detesta: non sa ricondurre quelle chiome rigogliose ai cordoni maligni che da terra salgono incontrastati verso l’alto.
Per sbarazzarsi dell’arbusto infestante basterebbe reciderlo alla base, e già il giorno dopo l’edera si seccherebbe e la pianta buona sottostante ricomincerebbe a respirare.
Ma ciò richiederebbe che gli uomini, e in particolar modo gli alti papaveri del Sistema, riconoscessero l’esistenza del Male e lo combattessero dentro di loro quando è ancora allo stato di germoglio .
Purtroppo l’umanità fa esattamente il contrario: accarezza, vezzeggia e annaffia il male.
Si goda dunque le amarezze che si è cercata.