FERMENTI

di Lorenzo Parolin[S3/134]

Ha l’uomo la speranza di cambiare il mondo con le sue forze e renderlo buono e giusto?
No, i vangeli parlano chiaro: il male è dato in ascesa e il ritorno di Cristo è atteso nella massima potenza di Satana.
Perché allora affannarsi tanto per contrastare qualcosa che crescerà in ogni caso?
Perché ogni minima azione buona, compiuta anche da chi fosse plagiato al 90% dal male, è un fermento che per vie nascoste all’occhio umano si infiltra all’interno delle costruzioni del maligno preparando la sua fragorosa sconfitta e il trionfo del liberatore e dei suoi seguaci.
La volontà di Dio, per bocca dei suoi profeti, sembra essere la sottomissione di tutte la cose e di tutte le creature al governo di un unico capo: Gesù Cristo. Ciò, però, avverrà solo nella pienezza dei tempi grazie alla sua potenza misteriosa, capace di amplificare il lavoro delle sparute truppe fedeli di cui dispone.
Il Vangelo di Marco (4,26-29) dice che occorre gettare il buon seme nel terreno. E senza che l’uomo sappia come, quando e perché, che egli dorma o vegli, il terreno produrrà spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga, e quando il frutto sarà maturo ci sarà la mietitura (la fine) e la bruciatura delle erbacce.
Tu, hai deciso se essere grano o zizzania? [Tratto da L8/121]

Il Male è convinto di avere la vittoria in pugno perché è in forte espansione. Ma a Dio basta che gli adepti del Demonio abbiano anche una sola piccola apertura al bene per inoculare in essi il seme della salvezza. Perciò, l’incapacità di Satana di gestire il male con assoluta perfezione, limite legato all’essere pure lui una creatura, gli costerà il capovolgimento repentino delle sorti e la sconfitta finale.

 

[rif. www.lorenzoparolin.it S3/134]