SOVRASTRUTTURE

di Lorenzo Parolin[S3/85]

 

Allo stato attuale delle cose non si può fare a meno di molte sovrastrutture demenziali (governi, banche, assicurazioni, carceri, eserciti, tribunali, partiti, sindacati, borse valori …). Esse servono per scongiurare il caos totale e limitarlo ad un valore più contenuto. L’ordine, perciò, è parecchio lontano dalla realtà in cui viviamo, e coloro che fanno parte delle sovrastrutture (politici, sindacalisti, burocrati, giudici, guardie, banchieri, prostitute, narco-trafficanti …) non possono dare alcun contributo positivo, alla sua conquista, perché sono specialisti nel cavalcare le onde del caos, e se si proponessero di eliminarne le cause, si auto-licenzierebbero. L’onere di ridurre le sovrastrutture ricade dunque sugli uomini di buon senso e di buona volontà (educatori, religiosi, saggi, galantuomini). Costoro, però, non devono lottare direttamente contro le sovrastrutture: esse sono troppo forti: sarebbero sopraffatti. Essi devono promuovere l’altruismo e coltivare le virtù, cioè ridurre i fattori del caos. Come conseguenza l’ordine aumenterà e le sovrastrutture si sgonfieranno.


Se i cittadini incattiviscono, le sovrastrutture che servono per governare il Sistema si moltiplicano; se invece diventano virtuosi, tutto si ridimensiona.

[rif. www.lorenzoparolin.it S3/85]